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sabato 3 febbraio 2018

Marina Confalone
RACCIONEPECCUI
di Giuseppe Bertolucci



È una lezione di teatro in forma di corpo quella che l’attrice napoletana Marina Confalone concede al pubblico con lo spettacolo Raccionepeccui. Un testo di Giuseppe Bertolucci, a tratti grottesco, brillante ma anche violento, emozionalmente devastante che sviscera apertamente alcune verità nascoste nell’anima di una disperata (e sfortunata) donna meridionale, testimone - suo malgrado - di momenti di vita che vengono raccontati con una carica emotiva di grandissimo spessore. I piedi dell’attrice sono incollati al palco per quarantacinque minuti, il corpo vive da busto in su, il resto è tutto (in)consapevole bloccato, fermo, immobile: è così che i principi dell’antropologia teatrale vengono messi in mostra con la complicità e la bravura di un’attrice dalle qualità sceniche di livello altissimo.Una vocalità ed una gestualità precisa e curata mettono in luce qualità attoriali che, come si diceva all’inizio, diventano più proficue di una lezione di teatro. Gli spettatori restano incollati per tutto il tempo di questo incessante fluire di parole e tributano all’attrice quasi centoventi secondi di meritatissimi applausi.  Ed è di fronte a queste performance che si ha il dovere e la necessità di continuare ad osservare il buon teatro, quello che nonostante quello che si può credere, è fatto solo con il corpo dell’attore e per mezzo del corpo dell’attore, senza orpelli, senza contorni (sia pur “gustosi” , ma talvolta inutili). 
La vera arte del teatro è contenuta nel corpo, nel sudore, nel sangue dell’attore che continua a vivere nel mondo di un qualcuno altro da sé. La Confalone stupisce per il suo modo di entrare in contatto in modo così stringente con l’altro/a, con una efficacia scenica ed una capacità interpretativa magistrali. Un bellissimo esempio di teatro, modello della fisionomia della scena descritta da Peter Brook ne La porta aperta. Un’uscita da teatro che è innanzitutto un “grazie” a questa boccata d’ossigeno che Marina Confalone ha concesso agli spettatori nel gioiello architettonico come è il teatro Van Westerhout di Mola di Bari, la cui direzione artistica ha dato vita ad una stagione teatrale molto interessante e stimolante da un punto di vista artistico e culturale. E lo spettacolo Raccionepeccui ne fa ragionevolmente e giustamente parte.   

Buona scena!
carlo dilonardo


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