ROSSELLA BRESCIA e VANESSA GRAVINA
in
CARMEN MEDEA CASSANDRA
Il processo
Drammaturgia di Paolo Fallai
con Amilcar Moret e Gennaro Di Biase
in
CARMEN MEDEA CASSANDRA
Il processo
Drammaturgia di Paolo Fallai
con Amilcar Moret e Gennaro Di Biase
Musiche di George
Bizet e Marco Schiavoni
con inserti di A. Honegger, S. Rachmaninoff,
con inserti di A. Honegger, S. Rachmaninoff,
C. Saint Saens, E. Presley, S.Prokof’ev
Coro e Corpo di ballo
Compagnia DCE DanzItalia
Compagnia DCE DanzItalia
Regia e Coreografia di Luciano Cannito
Dopo
lo straordinario spettacolo Rooms 2.0 di Lisa Moras, ieri sera si è aperto il
sipario sullo spettacolo a cui abbiamo felicemente assistito.
Questo, quello che ho annotato seduto in platea e ve lo riporto:
Una statua in movimento, ricca delle
sue precise linee, colma di vene pulsanti scolpite nel marmoreo corpo.
Mi è parsa così ieri sera Rossella Brescia, ballerina di consolidato talento e magistrale preparazione estremamente e, direi, fisiologicamente naturale, che sul palcoscenico del Teatro Nuovo di Martina Franca, sua città natale, ha portato in scena, in compagnia di Vanessa Gravina, di altri discreti attori e ottimi ballerini, uno spettacolo ben orchestrato, basato su una drammaturgia chiara e lineare dal titolo Carmen Medea Cassandra - Il processo.
Tre
prototipi femminili e soprattutto tre donne poste di fronte ad un processo materiale,
sociale, civile – raccontato da uomini – che le vede purtroppo eternamente
colpevoli.Mi è parsa così ieri sera Rossella Brescia, ballerina di consolidato talento e magistrale preparazione estremamente e, direi, fisiologicamente naturale, che sul palcoscenico del Teatro Nuovo di Martina Franca, sua città natale, ha portato in scena, in compagnia di Vanessa Gravina, di altri discreti attori e ottimi ballerini, uno spettacolo ben orchestrato, basato su una drammaturgia chiara e lineare dal titolo Carmen Medea Cassandra - Il processo.
Lo
scopo del regista Cannito e del drammaturgo Fallai ci è parso quello di ri-scrivere
le loro storie con un racconto al
femminile capace di generare un equilibrio rispetto a quello che “ci è
stato tramandato”. In questa ambiziosa impresa teatrale i componenti della
compagnia hanno espresso notevole professionalità, a partire dallo scenografo
capace di creare due semplici celle che raccolgono in loro tutto il percorso
delle tre protagoniste della vicenda, fino ad arrivare al coreografo-regista
Cannito che magistralmente dirige l’ottimo corpo di ballo, quest’ultimo capace
di avvolgere gli spettatori in sinuosi e avvolgenti movimenti. Poco convincente
invece, anche raccogliendo commenti a fine spettacolo, ci è sembrata la prova
recitativa di Vanessa Gravina dovuta a problemi di natura
acustica, fonica, linguistica e sonora. Resta, in ogni caso, il ricordo di questa
interessante messinscena che dovrebbe essere vista dagli studenti, i quali si
avvicinerebbero al teatro e alla letteratura nel migliore dei modi, lontani dai
libri ma vicini all’arte tout court.
Chiuso
il sipario su questo spettacolo fuori abbonamento, si apre ora ufficialmente la stagione teatrale
della città di Martina Franca che annovera tra gli attori e le attrici presenti Simone Cristicchi,
Monica Guerritore, Carolina Crescentini ed altri.
Infine,
un'ultima nota. Oggi, 25 novembre è la giornata mondiale contro la violenza
sulle donne. Vorremmo che lo fosse anche domani e poi domani e poi domani e poi
domani e poi domani…
Buona Scena!
Carlo Dilonardo
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