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domenica 24 novembre 2013

ASPETTANDO GODOT

di Samuel Beckett
traduzione di Carlo Fruttero

scenografia Samuel Backett
costumi Michela Pagano
con Natalino Balasso, Jurij Ferrini, Angelo Tronca, Michele Schiano di Cola
produzione U.R.T – Teatria

REGIA DI JURIJ FERRINI

fino al 17 novembre al Teatro dell’Elfo, Milano
dal 28 gennaio al 2 Feabbraio Fonderie Limone, Torino


Il leggendario testo antitesi del cosiddetto teatro dell’assurdo, si snoda lungo interpretazioni di vario tipo sui più disparati temi che esso ispira: il mistero della vita, la fede, la menzogna, la paura, la solitudine e l’attesa. Ed in particolar modo su quest’ultima sembrano cogliere la carta vincente i due protagonisti Gogo e Didi, rispettivamente Natalino Balasso e Jurij Ferrini, in questa messa in scena, che a buon rendere scardinano e sdrammatizzano quasi tutta la vena esistenziale pessimista da anni attribuita al testo. 

I due vivono pienamente con sagace, ma non per questo malinconica ironia, l’attesa del misterioso Godot che tende a essere non più un peso bensì il pretesto per slittare dalle battute originali con autorevoli improvvisazioni che finiscono per attribuire proprio l’ assurdità alla situazione. Un (piacevole) colpo a spada tratta per rendere raggiante un’atmosfera di per se molto lugubre, considerando l’incontro con gli altri personaggi di Pozzo e Lacky (i bravissimi Angelo Tronca e Michele Schiano di Cola). I quattro simpatici interpreti riconsegnano generosamente sempre il senso di quello che dicono nell’azione teatrale. Forse, chissà, non sarà stato il senso che si era prefisso lo stesso Beckett, ma quantomeno risponde a una magia che sdogana la noiosa soggettivazione degli intellettuali che ci hanno "ricamato sopra" e lascia comicamente interdetto il pubblico. Buona visione!


La Redazione

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