più di 10.000 lettori hanno scelto LE GRANDI DIONISIE...

giovedì 24 gennaio 2013


iL DIAVOLO CUSTODE
una commedia scritta e diretta da VINCENZO SALEMME  

con
Floriana De Martino, Giovanni Ribò, Raffaella Nocerino,
Antonio Guerriero, Domenico Aria,
Nicola Acunzo, Vincenzo Salemme, Franco Cortese


Teatro Olimpico – Roma
fino al 27 gennaio

Il povero ed onestissimo Gustavo è proprietario di un bar poco frequentato e la sue giornate si dividono tra il lavoro ed una famiglia composta da moglie, figlia e fratello sacerdote, tutti e tre privi di scrupoli nei confronti del prossimo. Il loro lavorìo quotidiano sulla mente del povero Gustavo non sortisce gli effetti sperati: infatti costui vuole, nonostante tutto, mantenere una certa integrità morale e si stupisce di quello che fanno e dicono i suoi famigliari. Un giorno, in un momento di grande difficoltà, gli fa visita il suo diavolo custode, il quale gli propone un cambio: l’anima con la sua famiglia. Gustavo avrà grosse difficoltà ad accettare anche perché – come sempre – la realtà non è mai come sembra. Un tornado. Se dovessimo definire con una parola sicuramente la forza di un tornado potrebbe identificare Vincenzo Salemme. 
Non diciamo nulla di nuovo, è evidente ed ancora una volta dopo il successo de L’Astice al Veleno, spettacolo campione di incassi del 2011, l’attore napoletano riesce a mostrare le sue eccellenti risorse all’interno di un plot originalissimo. Ottimo il lavoro condotto su Domenico Aria (Gustavo), così come registicamente impeccabili sono i tempi, i ritmi con cui Salemme colpisce il pubblico. Nonostante, a tratti, lo spettacolo diventi un one man show, Vincenzo Salemme riesce sempre a mostrare il lato “teatrale”, “attoriale” più puro. È attore, che conosce benissimo il palcoscenico, e si vede. Il cast di cui si circonda è composto da attori che riescono a supportarlo e a fiancheggiarlo in maniera sublime, come nel caso di Nicola Acunzo. Scenografie realizzate da Alessandro Chiti in cui colori e movimento sono alla base di un affascinante lavoro. Apprezzabile spettacolo in cui Vincenzo Salemme, come un burattinaio magico, riesce a muovere le corde anche più intime dello spettatore, soprattutto nel suo monologo finale dedicato al rapporto che ciascuno di noi ha con il tempo. 

Buona Scena! Carlo Dilonardo 

Nessun commento:

Posta un commento