Sogno
di una notte di mezza estate
di William Shakespeare
regia di Valter Malosti
musiche originali Bruno De Franceschi; curadel movimento Alessio Maria Romano;
suono di G.U.P. Alcaro, costumi Federica Genovesi; assistente alla regia Elena Serra.
con gli attori neodiplomati della Scuola del Teatro Stabile di Torino
Camilla Alisetta, Anna Charlotte Barbera, Mauro Bernardi, Giorgia Cipolla, Michele Costabile, Roberta Lanave, Leonardo Lidi, Francesca Mària, Christian Mariotti La Rosa, Serena Marziale, Danilo Ottaviani, Alba Maria Porto, Matteo Prosperi, Rocco Rizzo, Camilla Sandri, Alice Spisa, Jacopo Squizzato, Giacomo Troianiello, Annamaria Troisi.
di William Shakespeare
regia di Valter Malosti
musiche originali Bruno De Franceschi; cura
suono di G.U.P. Alcaro, costumi Federica Genovesi; assistente alla regia Elena Serra.
con gli attori neodiplomati della Scuola del Teatro Stabile di Torino
Camilla Alisetta, Anna Charlotte Barbera, Mauro Bernardi, Giorgia Cipolla, Michele Costabile, Roberta Lanave, Leonardo Lidi, Francesca Mària, Christian Mariotti La Rosa, Serena Marziale, Danilo Ottaviani, Alba Maria Porto, Matteo Prosperi, Rocco Rizzo, Camilla Sandri, Alice Spisa, Jacopo Squizzato, Giacomo Troianiello, Annamaria Troisi.
Fondazione del
Teatro Stabile di Torino
Torino , Teatro Cavallerizza Reale, fino al 10 Giugno
Torino diviene la città shakespeariana teatrale
italiana del
momento. Il pubblico della città, oltre che ammirare lo spettrale Macbeth di De
Rosa, potrà tuffarsi in uno spiazzante Sogno
di una notte di mezza estate, spettacolo impetuoso e dalle notevoli
sorprese, come d'altro canto poteva riservare Valter Malosti. Un testo che si
presta quasi perfettamente allo stile di ricerca che contraddistingue il
regista piemontese, e soprattutto a una bella e affiatata compagnia di giovani
attori, i neodiplomati della scuola del
teatro stabile diretta dallo stesso Malosti. Lo spazio vuoto della Cavallerizza
Reale si adorna dei giovani intepreti dagli stravaganti costumi kitch di Federica Genovesi, soli in
scena a richiamare una curiosa onirica atmosfera del bosco incantato di
Shakespeare tramite l' accompagnamento dal vivo al pianoforte della musica
sofisticata, onirica e scoppiettante al tempo stesso di Bruno De Franceschi che
per tutto il tempo segue le peripezie dei personaggi e la cui azione per la
maggior parte del tempo è dettata dal verso tramutato in canto.
In linea con il suo spiccato interesse per la musica
che può costituire la messa in scena in teatro, Malosti ricava dalla commedia
una favola musicale che traccia gli aspetti più “caldi” del testo, dalle
meravigliose e ambigue sfumature i cui suoni incidono sui mondi contrapposti e
messi a confronto, quello dei mortali e quello delle fate. Da sottolineare la
fragilità e l'instancabile ricerca di Elena ed Ermia che lasciano nello
spettatore, le coinvolgenti e brave Roberta Laneve e Annamaria Troisi ad ogni
qual volta perdono di vista i loro innamorati
Lisandro e Demetrio (Mauro Bernardi e Michele Costabile). Nulla a che vedere
con Oberon e Titania, entrambi tenebrosi e austeri nel loro abbigliamento di
cuoio aderente con tanto di zeppe: Oberon dalla voce tenuta e forte di Jacopo
Squizzato. La regina delle fate a differenza del suo signore, traboccante di desiderio come si constata
dalla ricca presenza di Alice Spisa, abbandonata come a un rito orgiastico
assieme alla ciliegina sulla torta, il suo paggetto indiano d'indubbio sesso
(il divertente Rocco Rizzo) e alle sue fate. Queste ultime (le simpatiche
Giorgia Cipolla, Anna Charlotte Barbera, Francesca Mària e Serena Marziale)
come uscite da un fumetto di Milo Manara, girovagando su dei pattini rimpiono
d'eros stuzzicante la sala con le loro belle voci mentre ne commettono delle
belle, ma mai quanto Puck, figura per eccellenza, come da testo, che si presta
alla trasformazione pur di donare piacere, e che vede in Danilo Ottaviani un
buon interprete. “Chicche” di spiccato humor
vengono date dagli artigiani che danno ovviamente il meglio di loro nella parte
finale dello spettacolo Piramo e Tisbe: Giacomo Troianiello, Matteo Prosperi,
Camilla Alisetta, Leonardo Lini, Rocco Rizzo. Molto bravi anche Camilla Sandri
(Ippolita), Christian La Rosa (Egeo) e Alba Porto (la fata cui spetta di aprire
e chiudere le danze dell'opera). Per un teatro più “fresco”, ecco uno
spettacolo più che dignitoso che fa capo alla creatività e a giovani
promettenti leve in un bizarro quanto entusiamante gioco tra narrazione e
simbolismo, laddove è possibile anche notare un vero omaggio a The Rocky Horror Picture Show.
Buona scena!Mauro Sole
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